FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia
Numero 5
gennaio/marzo 2007

Alterazioni climatiche

Alterazioni climatiche

Il 27 gennaio (giorno della memoria) dell'anno scorso mettemmo in rete il primo numero di FILI D'AQUILONE, intitolato "Il filo spinato della memoria". Poi sono seguiti "Cuore d'Africa", "Signore bestie" e, l'ultimo del 2006, "Sacro e Profano". La rivista è sempre più seguita e aumentano i collaboratori: un buon risultato che ci dà la spinta necessaria a proseguire in questo progetto.

Inauguriamo il 2007 con un numero denso dedicato all'ambiente, alla Terra che soffre, intitolato "ALTERAZIONI CLIMATICHE".
Argomento molto dibattuto, ultimamente, quello dell'ambiente, dell'inquinamento, e c'è chi pensa che venga "sfruttato" per fare soldi, ma questo accade sempre, purtroppo. Sta di fatto che i ghiacci (ai poli o sulle vette) seguitano a sciogliersi e negli ultimi 15 anni la superficie delle aree colpite dalla desertificazione è raddoppiata. Questo fa si che quasi la metà delle terre emerse sia minacciata da un'aridità crescente e le coste, al contrario, da una catastrofica inondazione.

Tutto dipende dallo spostamento dell'asse terrestre o il nostro pianeta è davvero ammalato?
Se è vero che la Terra si trova, all'interno di un ciclo di 11 mila anni, nel punto più vicino al Sole, una buona parte dei cambiamenti climatici va comunque attribuita all'azione umana?
Noi ne siamo convinti, e occorre fare subito qualcosa di decisivo.

Il motore dell'economia mondiale sono i combustibili fossili, fortemente inquinanti. Se vogliamo tagliare della metà le emissioni di gas serra occorre puntare tutto, e senza esitazioni, sulle fonti energetiche rinnovabili.
L'Unione europea ha dato un'indicazione chiara: il 20% in meno entro il 2020. Forse, con un sforzo maggiore, si potrebbe arrivare al 30%, e non è poco, ma il problema non riguarda solo l'Europa. I paesi in via di sviluppo (o in forte sviluppo come la Cina) non sono disposti a rinunciare alla loro crescita economica e industriale. Per questo le condizioni di salute della Terra miglioreranno soltanto se cambieranno, e in modo profondo, le relazioni politiche internazionali: occorre tessere con pazienza e in modo costante e convincersi che le "guerre preventive" non possono che peggiorare la situazione.

Il tema dell'ambiente lo approfondisce, e in modo dettagliato, Armando Santarelli nel suo intervento "È necessaria una nuova etica ecologica?", che invita a intervenire subito ma senza approcci emotivi. Elvio Cipollone con foto e tabelle descrive i pericoli dell'inquinamento e i possibili rimedi, in un pezzo con lo stesso titolo di questo numero, "Alterazioni climatiche", numero che si apre con l'intensa poesia del venezuelano Eugenio Montejo (e del suo libro La lenta luce del tropico, da poco uscito in Italia) a cura di Antonella Ciabatti, poesia che ha molto a che fare con la terra.
Viviane Ciampi ci parla della televisione, che può trasformarsi in una forma di "inquinamento mentale", e di un dibattito avvenuto di recente al Centro Culturale Europeo di Genova tra Antonio Ricci (l'inventore di "Striscia la notizia") e l'intellettuale e poeta francese Bernard Noël. Per restare in tema ambientale Emanuela Jossa presenta l'elegia fortemente ecologista del romanzo Alejandro y los pescadores de Tancay, del peruviano Braulio Muñoz.

Ambra Laurenzi, che della rivista cura la parte fotografica, ha scelto le suggestive immagini dell'acqua di Mariarita Sgaramella ("Acqua: quella trasparente fonte di vita") o d'una sua possibile assenza nei ritratti di Paolo Terlizzi. Della stessa di Ambra Laurenzi è il reportage sull'Andalusia ("Il fascino del tempo sospeso"), idealmente collegato all'intervento di Pablo Luque Pinilla sui "Nuovi classici delle poesia spagnola contemporanea", che dà il via all'antologia che curerà (con l'ausilio delle traduzione di Gloria Bazzocchi) per Fili d'aquilone. Su questo numero, infatti, Pablo Luque Pinilla presenta la poesia di Pere Gimferrer, primo autore da lui selezionato.

Vera Lúcia de Oliveria prosegue la sua ricerca nella poesia del Brasile presentando un autore che ormai è un classico, e non solo nel suo paese: Carlos Drummond de Andrade, e torna a proporre la poesia di Lêdo Ivo (vedi il n. 2) con due lunghe poesie tratte dal libro inedito "Requiem", qui pubblicate per gentile concessione dell'autore (che ringraziamo). Bruno Roy interviene dal Canada sulla poesia in lingua francese del Québec, preludio di un vasto lavoro di ricerca sui poeti "quebecchesi" contemporanei che verrà proposto da Claudine Bertrand e Viviane Ciampi a partire dal prossimo numero di Fili d'aquilone, con la poesia di Nicole Brossard.
L'infaticabile Jolka Milič propone la poesia dello sloveno Peter Semolič e prepara una sorpresa per il prossimo numero. Maria Semprevivo torna in Portogallo per proporci l'elegante poesia di Sophia de Mello Breyner Andresen e Chiara De Luca in Francia per presentare 25 brevi poesie (acute e scarnificate) di Dominique Grandmont.

In questo numero c'è un particolare interesse per il Messico e il suo vasto territorio: Alessio Brandolini ci parla (coadiuvato nelle traduzioni dalla messicana Perla Elias Nemer) dei paesaggi poetici di José Emilio Pacheco e del romanzo Le morte di Jorge Ibargüengoitia, mentre Antonella Piperno dei racconti in La pianura in fiamme di Juan Rulfo, proponendo la traduzione del primo ("Ci hanno dato la terra").
Restando nel continente americano: Sara Pagnini presenta la poesia del poeta argentino Rodolfo Alonso, e Alessio Brandolini i romanzi Monsieur Pain e Un romanzetto canaglia, del geniale scrittore cileno (morto nel 2003) Roberto Bolaño. Martha Canfield torna in Colombia e dopo la poesia di Quessep (vedi il n. 3) propone quella, molto diversa, di Mario Rivero.

Magda Vigilante ci parla della "natura sognata" dello scrittore romano Giorgio Vigolo (1894-1983) e propone sue prose e poesie. Di rifiuti nella tempeste e terre desolate ci parla Fabio Pedone, in un viaggio in due puntate, che qui ha inizio affrontando La Terra desolata di Eliot.
Alessio Brandolini parla del romanzo di Armando Santarelli Periferia della specie (con il racconto "Il ladro d'alberi") e, proseguendo nel suo viaggio sulla poesia italiana contemporanea al femminile, presenta Caterina Camporesi. Marco Testi ci parla di Notti a ritroso, del francese Roger Bichelberger, un romanzo "sommerso" che è anche una testimonianza d'amore per la natura.
Chiude questo numero "Tevere in fiamme", una specie di poemetto di venti poesie che Alessio Brandolini dedica al poeta venezuelano Eugenio Montejo.

Nella zona RUBRICHE:
Giuseppe Ierolli (L'angolo di ED) trascrive i versi di sua traduzione sull'Infallibile Terra di Emily Dickinson. Federico Platania (Ascoltare, una rubrica per le orecchie) ci narra in poesia dell'inquinamento acustico a Shanghai e Verónica Becerril (Il cinema a parole) del film-documentario di Davis Guggenheim Una verità scomoda, con Al Gore che descrive il pessimo stato di salute del nostro pianeta. Conclude Elvio Cipollone (La voce della Terra) con un secco e ironico intervento sull'amara logica della crescita economica.

Un'ultima cosa, ma importante, da questo quinto numero Martha Canfield, Jolka Milič e Vera Lúcia de Oliveria entrano a far parte della redazione di FILI D'AQUILONE, che ora risulta perciò composta da: Alessio Brandolini (coordinatore), Martha Canfield, Giuseppe Ierolli, Ambra Laurenzi, Jolka Milič e Vera Lúcia de Oliveira.

Sommario

Eugenio Montejo, La lenta luce del tropico
a cura di Antonella Ciabatti

È necessaria una nuova etica ecologica?
di Armando Santarelli

Sulla poesia di Dominique Grandmont
a cura di Chiara De Luca

Roberto Bolaño, Monsieur Pain e Un romanzetto canaglia
di Alessio Brandolini

La televisione come inquinamento mentale
di Viviane Ciampi

La natura sognata di Giorgio Vigolo
di Magda Vigilante

Armando Santarelli, Periferia della specie (con il racconto "Il ladro d'alberi")
di Alessio Brandolini

La poesia di Rodolfo Alonso
a cura di Sara Pagnini

Acqua: quella trasparente fonte di vita
di Ambra Laurenzi, foto di Mariarita Sgaramella e Paolo Terlizzi

La poesia di Peter Semolič
a cura di Jolka Milič

Alterazioni climatiche
di Elvio Cipollone

La poesia di Sophia de Mello Breyner Andresen
a cura di Mariangela Semprevivo

Jorge Ibargüengoitia, Le morte
di Alessio Brandolini

Confessioni di un poeta: Lêdo Ivo
di Vera Lúcia de Oliveira

Spagna - Andalusia, il fascino del tempo sospeso
di Ambra Laurenzi

Terre desolate: rifiuti nella tempesta (1. T.S. Eliot)
di Fabio Pedone

La poesia del Québec
di Bruno Roy

Carlos Drummond de Andrade: una poetica di tensioni
di Vera Lúcia de Oliveira

La poesia di Caterina Camporesi
di Alessio Brandolini

Di fronte al disastro ecologico: l'elegia di Braulio Muñoz in Alejandro y los pescadores de Tancay
di Emanuela Jossa

Nuovi classici nella poesia spagnola contemporanea
di Pablo Luque Pinilla

La poesia di Pere Gimferrer
a cura di Pablo Luque Pinilla

Notti a ritroso di Roger Bichelberger
di Marco Testi

Acqua e terra: i paesaggi poetici di José Emilio Pacheco
di Alessio Brandolini

La terra di Juan Rulfo in La pianura in fiamme (con il racconto "Ci hanno dato la terra")
di Antonella Piperno

La poesia di Mario Rivero
a cura di Martha Canfield

Tevere in fiamme (20 asterischi per Eugenio Montejo)
di Alessio Brandolini


Rubriche

L'ANGOLO DI ED
Infallibile Terra
a cura di Giuseppe Ierolli

ASCOLTARE, UNA RUBRICA PER LE ORECCHIE
Un euro uguale dieci yuan
di Federico Platania

IL CINEMA A PAROLE
Una verità scomoda, di Davis Guggenheim
di Verónica Becerril

LA VOCE DELLA TERRA
L'amara logica della crescita
di Elvio Cipollone




Chi ha realizzato questo numero




redazione@filidaquilone.it