FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 38
aprile/giugno 2015

Silenzio

 

LA VITA DEL SILENZIO

di Marco Furia



*

Intensa, silente
è già l’eco
di musica tacita
vaga
mai udita, sonora
pur tregua
eufonica pausa
canzone
acustico nulla
misura
di cieco riflesso
loquela
insonne ma zitta
remota
attigua, dispersa
concisa
prolissa nell’attimo
schivo
d’eterno ritegno
armonioso
diverso linguaggio
sì buia
virtuale grammatica
stile
di fluido rimando
sospeso
che ovunque s’espande
e non chiede
alcuna risposta
ma muto
del mondo accarezza
la vita.


*

Diffuso riflesso
colore
assaggio di vivida
luce
eufonica tinta
che svela
il suo variegato
spartito
di tacita musica
e gioca
con fulgidi raggi
e ricama
l’acustica stoffa
d’allegre
non buie cadenze
vocali
pur zitti rimandi
canzoni
melodiche impronte
leggiadro
insonne, insondabile
indugio
di lustri riverberi
inclini
a dire il silenzio
di echi
pronunce prosodiche
frasi
policromi ritmi
gioiosi
che parlano all’occhio
sì muti.


*

Udibile, tacita
eco
è aroma disperso
sonoro
spartito, spontanea
canzone
di attimi zitti
concisi
aerei riverberi
frasi
cadenze disciolte
sì vago
precario, sinfonico
stile
riflesso fiabesco
non voce
d’origine occulta
remota
euritmica impronta
leggera
carezza di musica
schiva
arpeggio, ascoltato
profumo
concerto silente
armoniosa
incerta, fuggevole
trama
acustica insonnia
di mute
fragranze vocali,
leggiadre.


*

Ed ecco, una goccia
di mare
silente, minuscolo
globo
diviene visibile
voce
per l’occhio che ascolta
e assapora
stupito l’effimera
tregua
dell’attimo immenso
improvvisa
e zitta memoria
richiamo
riflesso oceanico
eco
di scogli, di sabbie
di mute
eufoniche alghe
carnose
che intonano musiche
inclini
al vivido, indenne
ritegno
del tacito enigma
di ieri
di oggi e domani
avvenire
attuale passato
sospeso
in minimo, liquido
grumo.


*

La timida iride
tace
trascura la sciolta
parola
del suo canto, pallido
stile
lanterna di tacito
suono
disperso pigmento
pur eco
sì tremula, fluida
leggera
dipinta cadenza
di vago
silente riflesso
respiro
arcuato riverbero
schiva
insolita, effimera
frase
policroma, umido
muto
di aria e di acqua
disegno
sì lieve, impalpabile
trama
pur splendida e fioca
che svela
la sua meraviglia
radiosa
di zitto linguaggio
sospeso.


La silloge è inedita.



marco.furia@virgilio.it