FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 57
gennaio-aprile 2021

Oasi

 

CHI HA REALIZZATO IL NUMERO 57


Redazione

Alessio Brandolini (coordinatore)
È nato nel 1958 a Frascati e ha vissuto i suoi primi vent’anni a Monte Còmpatri. Vive a Roma, dove si è laureato in Lettere moderne. Ha pubblicato le raccolte poetiche: L’alba a piazza Navona (in 7 poeti del Premio Montale, 1992), Divisori orientali (2002, Premio Alfonso Gatto - Opera prima), Poesie della terra (2004, poi anche in spagnolo Poemas de la tierra, 2004, 2^ edizione 2014), Il male inconsapevole (2005), Mappe colombiane (2007; pubblicato nel 2015 in Colombia, Mapas colombianos), Tevere in fiamme (2008, Premio Sandro Penna), Il fiume nel mare (2010, Finalista Premio Camaiore) e Nello sguardo del lupo (2014). Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue e pubblicati su riviste italiane e straniere. In Costa Rica sono state pubblicate due antologie poetiche: En el ojo del lobo (2009) e Desde otro planeta (2014) entrambe nella traduzione di Martha Canfield. Nel 2013 è uscito il libro di racconti Un bosco nel muro (Empirìa). Traduce dallo spagnolo, ha fatto parte del gruppo I libri in testa e fondato la casa editrice Edizioni Fili d'Aquilone.

alexbrando@libero.it
www.alessiobrandolini.it

Jannette L. Clariond, Davanti a un corpo nudo

Antonio Praena, Storia di un'anima

In ricordo di Jolka Milič

Nell’oasi di ghiaccio. Enzia Verduchi, Groenlandia

Martha Canfield
nata a Montevideo nel 1949, poeta, saggista e traduttrice, vive in Italia dal 1977, ed è attualmente professore ordinario di Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso l’Università di Firenze. Ha pubblicato saggi critici su Borges, García Márquez, Cortázar, Quiroga, poesía chicana. Ha curato in italiano autori ispanoamericani quali Mario Benedetti, Jorge Eduardo Eielson, Álvaro Mutis, Mario Vargas Llosa, Ernesto Cardenal, Eugenio Montejo, Idea Vilariño, Carmen Boullosa; e in spagnolo autori italiani quali Pasolini, Sanguineti, Bufalino, Magrelli. Dal 1992 dirige la collana “Latinoamericana” della casa editrice Le Lettere.
È autrice di una Literatura hispanoamericana: historia y antología, in tre volumi, dei quali è uscito il primo (Tomo 1: Literatura prehispánica y colonial, Hoepli, Milano, 2009) e si prevedono gli altri due nel corso del 2015. Ha fondato nel 2006 il Centro Studi Jorge Eielson per la diffusione della cultura latinoamericana, del quale è presidente e Mario Vargas Llosa direttore scientifico.
Come poeta ha pubblicato sei raccolte in spagnolo: Anunciaciones (Bogotá 1977), El viaje de Orfeo (Montevideo 1990), Caza de altura (Bogotá 1994), Orillas como mares (Bogotá 2005), El cuerpo de los sueños (Lima 2008) e Corazón abismo (Bogotá 2012; 2ª ed. México 2013); e quattro in italiano, Mar/Mare (Roldanillo, Colombia, 1989), Nero cuore dell'alba (Salerno 1998), Capriccio di un colore (Firenze 2004) e Per abissi d’amore (Como 2006); oltre a due antologie della sua poesia: una curata da Margara Russotto, Sonriendo en el camino. Poesía reunida 2009-1969 (Montevideo 2011); e un’altra curata da Coral García, Flamante geografía (Lima 2012) È presente nell’antologia La poesía del siglo XX en Uruguay, a cura di Rafael Courtoisie (Visor, Madrid, 2011). Ha in preparazione una raccolta dedicata agli animali, in particolare ai cani, dal titolo Sei gambe e una coda: affinità nerudiane, dove ci sono tre componimenti dedicati a Blake, il pastore belga della famiglia Covarrubias (nella foto sopra).

canfieldmartha@gmail.com

Olivia Eielson e la pluralità del linguaggio artistico

Viviane Ciampi
Nata in Francia (Lione), vive a Genova. Attiva poeticamente nel libro e fuori dal libro nelle molteplici dimensioni dell’oralità. Collabora, dal 1998, come animatrice e traduttrice da e per il francese al Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate”. Partecipa a festival nazionali e internazionali (Italia, Francia, Tunisia, Palestina, Spagna, Canada, Repubblica Ceca). È redattrice per la rivista on line Fili d’aquilone e varie riviste cartacee. Dal 2015, dopo essere stata invitata come poeta, ha raggiunto l’équipe degli animatori-traduttori del festival Voix Vives, in Francia, a Sète. Ha curato l’antologia Poeti del Quebec (Ed. Fili d’Aquilone) e un’antologia delle poesie di Alda Merini (Ed. Le Castor Astral). Della decina di libri pubblicati in italiano e in francese citeremo gli ultimi: D’aria e di terra, Roma 2016, Ed. Fili d’Aquilone; Du bleu autour, Ed. Plaine Page, Barjols 2018; Poèmes assis, poèmes debout, Ed Al Manar, Neuilly 2019, raccolta poetica patrocinata dal festival Voix Vives che offre ogni anno a 5 poeti tra i 100 invitati la possibilità di pubblicare un libro e presentarlo durante i nove giorni del festival.

vivianeciampi.poetry@gmail.com

Quel che appare in lontananza

Giuseppe Ierolli
Da un po' è nel suo secondo mezzo secolo di vita e, come ha sempre fatto, legge, ascolta musica classica e viaggia. Per guadagnarsi da vivere lavorava in banca; ora è in pensione. I suoi contributi alla letteratura: un sito di incipit letterari; la traduzione delle poesie e dell'epistolario di Emily Dickinson, con note e commenti; la traduzione delle opere e dell'epistolario di Jane Austen.
Ha curato tre antologie di Emily Dickinson, due di poesie: Vi intreccerò in eteree collane (Edizioni Fili d'Aquilone, 2012), La goccia che combatte nel mare (Edizioni Fili d'Aquilone, 2019) e una di lettere: Lettere d'amore (ilSaggiatore, 2014). Ha scritto una biografia di Jane Austen: Jane Austen si racconta (Utelibri, 2013) e tradotto diverse opere della stessa autrice pubblicate dalla casa editrice Elliot e dall'Editoriale L'Espresso.
A gennaio 2013 è stato uno dei cinque fondatori della "Jane Austen Society of Italy" (JASIT).

ierolli@hotmail.com

L'ANGOLO DI ED: Dove non urlano i marosi

Ambra Laurenzi
Nata a Genova nel 1949 risiede da alcuni anni a Orvieto.
Dal 1983 è fotografa professionista e realizza fino al 1988 servizi di fotografia industriale e still-life pubblicitari. Tra i suoi clienti ENI, CONI, Yale, Revlon, Poste Italiane.
Dal 1988 si occupa di reportage collaborando con diversi editori ed è stata fornitore ufficiale dell'ENIT, per l'immagine Italia destinata al mercato estero, realizzando per lo stesso ente l'Agenda ufficiale del 1990.
Pubblica il libro fotografico "Specchio di Urbino" ed espone mostre fotografiche personali e collettive in Italia e in Germania.
Dal 1992 è docente di Linguaggio fotografico e Progettazione presso il Dipartimento di Fotografia dell'Istituto Europeo di Design, sede di Roma
Ha tenuto seminari di Storia e linguaggio della fotografia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste.
Nel 2007 ha progettato e realizzato il DVD “Le Rose di Ravensbrück – Storia di deportate italiane”, un racconto-documento del lager femminile di Ravensbrück prodotto dalla Fondazione Memoria della Deportazione. Il Dvd, presentato in molte città italiane e a Berlino, è diventato prezioso strumento di riflessione in ambiti culturali ed istituzionale, in particolare nelle scuole, sulle conseguenze del nazismo e del fascismo.
Ha realizzato le immagini fotografiche per il progetto “Dodecapoli- Multiscritture al femminile per un Grand Tour contemporaneo”, dodici racconti della scrittrice Laura Ricici ambientati in dodici diverse città, la cui mostra itinerante è attualmente in corso. (www.dodecapoli.it).
Ha curato mostre e la presentazione di libri di diversi fotografi a Roma, Orvieto e Trieste e collabora, per la sezione fotografia, con il network di quotidiani www.unn.it.

laurenziambra@gmail.com
www.ambralaurenzi.com

L’emozione di una natura sorprendente. Oasi di Alviano

Jolka Milič
È nata nel 1926 a Sežana (in Slovenia), dove tutt'ora vive e lavora. Ha tradotto più di una settantina libri di poesia, che in gran parte ha anche curato. Traduce soprattutto poesia dall'italiano allo sloveno e viceversa. Nel 1999 ha vinto il "Premio Kosovel" per la traduzione della silloge Botticelli di Ivo Svetina. Nel 2004 è stata premiata dall'Associazione Artecultura di Trieste "per la sua preziosa e intelligente opera di ponte fra le letterature di Slovenia e Italia". Nel 2005 le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Ciampi l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana e dall'Associazione dei traduttori letterari sloveni di Ljubljana ha ricevuto l'ambito "Diploma Lavrin".

(Foto di Ljubo Radovac)

jolka.milic@siol.net

Vera Lúcia de Oliveira
È docente di Letterature Portoghese e Brasiliana all’Università degli Studi di Perugia. Ha diversi libri di poesie e saggi pubblicati in vari paesi. Scrive sia in portoghese che in italiano ed è presente in riviste e antologie poetiche uscite in Brasile, Italia, Portogallo, Spagna, Inghilterra, Stati Uniti, Germania e Romania.
Fra i libri pubblicati, citiamo: Geografia d’ombra (poesia), 1989; La guarigione (poesia), 2000; A chuva nos ruídos-Antologia Poética, 2004; Verrà l’anno (poesia), 2005; Storie nella storia: le parabole di Guimarães Rosa (saggio), 2005; Entre as junturas dos ossos (poesia), 2006; La carne quando è sola (poesia), 2013; Vida de boneca (poesia per bambini), 2013; O músculo amargo do mundo ( poesia), 2014; Poesia, mito e história no Modernismo brasileiro (saggio), 2015.

www.veraluciadeoliveira.it
veralucia.deoliveira.m@gmail.com


Collaboratori

Mirta Amanda Barbonetti
Di padre romano e madre veneziana, vive a Belluno.
Si è laureata in letteratura italiana contemporanea all’Università di Padova, con il prof. Cesare De Michelis, con una tesi su Ferdinando Camon. Dopo una lunga esperienza in Gran Bretagna, ha lavorato per la Regione del Veneto nel settore del Turismo e come segretaria personale del Presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
Attualmente lavora in un ente pubblico e collabora come mediatrice culturale per enti e associazioni culturali, nell’organizzazione di eventi, mostre d’arte e presentazioni.
Traduttrice dall’inglese e dallo spagnolo, ha collaborato con la rivista Fili d’aquilone nei numeri 45 e 47 del 2017, con due saggi sul poeta spagnolo Alfonso Brezmes. Nel 2018, ha pubblicato per la Rivista on-line La Recerche, l’e-book Memoria e Desiderio, sulla poetica dell’autore in argomento.
Componente dell’Associazione Culturale Giardino Buzzati e membro del Direttivo dell’Isbrec (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea) sede di Belluno, scrive sulla Rivista dell’Istituto, Protagonisti.

mirta_barbonetti@yahoo.it

Il mio incontro con lo scrittore Ferdinando Camon

Verónica Becerril
È nata a Vallodolid (Spagna) nel 1978, l’anno in cui entrava in vigore la Costituzione spagnola, cosa che deve aver segnato il suo legame con il mondo dell’informazione. In tal senso ha mosso i primi passi scrivendo brevi narrazioni, per poi incamminarsi verso la facoltà di Scienze dell’informazione dell’Università Pontificia di Salamanca, dove si è laureata in Comunicazione Audiovisiva. In quel periodo ha collaborato con diversi media locali di Valladolid, Salamanca e Alicante, fino a quando - per completare i suoi studi - decise di trasferirsi a Barcellona, dove ha lavorato a Vía Digital.
È andata poi a vivere ad Alicante e Murcia, lavorando per un produttore che forniva programmi a canali nazionali, come TVE, Tele5 e Antena3. Un’opportunità le si presentò nel 2003, quando vinse una borsa di studio e si trasferì a Roma per lavorare nell’Agenzia EFE. A Roma è rimasta per otto anni, lavorando nel settore culturale e della comunicazione dell’Istituto Cervantes, e poi svolgendo il ruolo di corrispondente per il quotidiano spagnolo ABC, e per Tele5. Ha realizzato inoltre reportage sui diritti umani nel programma spagnolo di Radio Vaticana, e ha tradotto, con Alessio Brandolini, la raccolta poetica di Jorge Boccanera Sordomuta (LietoColle, 2008). Dopo il periodo romano, nell’ottobre del 2010, ha deciso di lasciare la Città Eterna ed è tornata a “casa”, a Madrid, dove adesso lavora nell'ufficio stampa della multinazionale elettrica Endesa, di proprietà dell’italiana Enel.

becerril.veronica@gmail.com

IL CINEMA A PAROLE:L’incredibile storia dell’isola delle Rose, di Sydney Sibilia

Marco Benacci
È nato a Prato nel 1980. Ha studiato presso l’Università degli Studi di Firenze dove si è laureato in Lingue e Letterature Straniere, con una tesi sulla poesia cubana. Nel 2012 ha vinto la Beca S.R.E. del Gobierno de México. Specializzato in culture latinoamericane, è autore di numerosi saggi critici su letteratura e arte, traduzioni, oltre alla curatela di esposizioni di artisti latinoamericani in Europa. Collabora con la rivista Fili d’aquilone e il Centro Studi Jorge Eielson di Firenze. Ha tradotto e curato le edizioni in italiano di Chiostro di Lucero Alanís (2018), La pelle dell’anima di Teresa Porzecanski (2019) e, di prossima uscita, Bestias afuera di Fabián Martínez Siccardi.

marco.benacci@live.com

Dove le piccole cose diventano infinite. Senza titolo di Jorge Eduardo Eielson

Marilyne Bertoncini
Coeditrice della rivista Recours au Poème, redattrice della rivista Phoenix, dottore in letteratura (specialista di Jean Giono), collabora con artisti, vive, scrive e traduce. Si trovano i suoi testi e le sue foto in varie riviste francesi e internazionali, e sul suo blog MINOTAUR/A.
Fra le ultime pubblicazioni, traduzioni: Tony’s blues, Barry Wallenstein, con incisioni di Hélène Bauttista, (éd. PVST, avril 2020 dall'inglese US), L'Espace d'un instant – Lo Spazio di un istante, di Anne-Marie Zucchelli (PVST, 2020, dal francese) e raccolte personali: Sable, con foto di Wanda Mihuleac, Transignum, mars 2018, Mémoire vive des replis-Mémoria viva delle pieghe, edizione bilingue, 2019, ed. PVST, La Noyée d'Onagawa, éd. Jacques André, 2020.

Alle porte di Yeruham

Antonio Bux (Foggia, 1+982)
Ha pubblicato, tra l’altro, Trilogia dello zero (Marco Saya 2012; rosa premio Montano, vincitore premio Minturnae), Kevlar (Società Editrice Fiorentina 2015; premio Alinari), Naturario (Di Felice 2016; rosa premio Viareggio), Sativi (Marco Saya 2017; selezione premio Città di Como), Sasso, carta e forbici (Avagliano 2018; premio Alfonso Malinconico) e il recente La diga ombra (Nottetempo 2020). In spagnolo ha pubblicato 23 – fragmentos de alguien (Buenos Aires 2014), El hombre comido (Buenos Aires 2015), Saga familiar de un lobo estepario (Toledo 2018) e in vernacolo foggiano la silloge Lattèssanghe (Le Mezzelane 2018; selezione premio Città di Ischitella – Pietro Giannone). Nel 2014 gli è stato conferito a Firenze il premio Iris. Come traduttore ha curato i volumi Finestre su nessuna parte (Gattomerlino Superstripes 2015) di Javier Vicedo Alós, Bernat Metge (Joker 2020) di Lucas Margarit e Contro la Spagna e altri poemi non d’amore (Nessuno editore 2020) di Leopoldo María Panero. Ha fondato e dirige il blog Disgrafie e alcune collane per le Marco Saya Edizioni e per l’editrice RPlibri.

anbux82@gmail.com

Lucas Margarit, Bernat Metge

Lino Cannizzaro
Ha esordito negli anni '70 come compositore di musica e ha lavorato per le scuole liguri nell’ambito di progetti turistici-culturali.
Ha firmato una decina di progetti per campagne pubblicitarie e culturali in particolare “I giovani e la città” in collaborazione con “Il Secolo XIX” e per importanti aziende del territorio ligure. Ha collaborato negli anni 80, con Radio Babboleo di Genova. I suoi interessi ruotano attorno alla fotografia e al computer graphic.
È ideatore e animatore (con Viviane Ciampi) del sito letterario multilinguistico e d’arte www.progettogeum.org ed è co-autore del progetto “il Linguaggio degli alberi”.
Per la rivista multiculturale “Icaro” ha organizzato insieme al “Centro Culturale Europeo” un incontro-dibattito sui temi della tv e sue derive tra Bernard Noël intellettuale francese e Antonio Ricci, l’ideatore di “Striscia la Notizia”.
Parlando d’arte è convinto che: “Non solo le nostre mani ci fanno scoprire forme e materie, ma anche il cuore e gli occhi i quali ci mostrano oltretutto la troppa distanza che ci separa dagli altri”.
Ha firmato progetti editoriali come “Ora vi racconto” e “Paesaggio mutevole” per le Edizioni Liberodiscrivere.
Ha ideato e organizzato il concorso letterario triennale “La città dei poeti” per conto del “Festival Internazionale di poesia di Genova” e delle Edizioni Liberodiscrivere, in occasione di Genova Capitale Europea della cultura 2004.

lino.cannizzaro@gmail.com

Quel che appare in lontananza

Alessio Capoccia
Nato a Orvieto nel 1975, laureato in Scienze Naturali, da 14 anni lavora con il WWF gestendo l’Oasi naturalistica di Alviano.
Da alcuni anni si diletta a registrare con la sua fotocamera la bellezza della natura, allo scopo di divulgare e trasmettere il rispetto per il mondo che ci ospita.

 

alessio.capoccia@libero.it

L’emozione di una natura sorprendente. Oasi di Alviano

Nani Cárdenas (Lima, 1969)
Ha studiato disegno e scultura con Cristina Gálvez e si è laureata presso la Facultad de Arte de la Pontificia Universidad Católica del Perú nel 1993, con il premio per la migliore opera scultorea. Tra le sue ultime esposizioni individuali figurano: Jardín Nocturno nel CEDE (Lima, 2017), Cartografías del Naufragio nella Sala Luis Miró Quesada Garland (Lima, 2015), Picnic nella Galería Yvonne Sanguinetti (Lima, 2011), Cuaderno de Dibujo nella Galería Enlace (Lima, 2009), Cromoterapia nel Memorial de América Latina (San Paolo, 2010) ed En tránsito nella Galería Beaskoa (Barcellona, 2006). Recentemente ha partecipato a diverse mostre collettive a Lima, Londra, Santiago del Cile, Bogotá, La Paz, New York, Washington e Roma. È membro del Colectivo Andamio.
Pubblicazioni: Cromoterapia (2008), Cuaderno de dibujo (2009), Picnic (2010), Nubes (2011).

nanicardenas.com

Nodi e Vuoti (omaggio a Eielson). Mitad Cenzia Mitad Latido

Stefano Cardinali
È nato a Roma nel 1955. Nel 1986 si è trasferito a Latina per amore, pur continuando a lavorare nella capitale. Ex giocatore di basket, appese le scarpe al chiodo, ha scoperto l’amore per la pittura. Nel 1989 ha partecipato alla prima mostra collettiva. Dopo numerose esposizioni con altri artisti, nel 2002 presenta la sua prima personale: La Natura delle Cose.
Dall’esperienza pittorica si è avvicinato alla scrittura pubblicando racconti sul web, in particolare per Anonima Scrittori. Questa nuova avventura lo porta a conoscere Antonio Pennacchi che lo chiama a disegnare per il suo romanzo Canale Mussolini (Mondadori, Premio Strega 2010) le cartine dell’Agro Pontino, prima e dopo la bonifica. Nel 2009 il racconto “Savile Row (i Beatles nell’avvenire)” è stato selezionato e pubblicato su Il Bit dell’Avvenire (2009, Tunuè). “Savile Row” è anche il titolo di una rubrica curata da Stefano Cardinali per Anonima Scrittori che ha generato una serie di storie raccolte nell’ebook “Savile Row - La strada per la musica degli anni settanta” scaricabile gratuitamente sul n. 21 di Fili d’aquilone.
Nel giugno 2017 ha pubblicato insieme ad Alessio Brandolini il libro di poesie e disegni Il Volto e il Viaggio (Edizioni Fili d’Aquilone) nel quale sono presenti trenta suoi ritratti a china.

cardstefano@libero.it

ASCOLTARE, UNA RUBRICA PER LE ORECCHIE 2.0: Ristoro

Amelia Colanton
Nom de plume di Antonella Amico (1978), siciliana degli Iblei, che vive e lavora a Roma. Dottore di ricerca in Storia antica e cultore della materia in Storia greca presso l’Università di Roma Tor Vergata, ha pubblicato diversi contributi sulla storiografia contemporanea sul mondo antico, in particolare sulla figura di Gaetano De Sanctis.
Ha pubblicato nel 2017 con Edizioni Ensemble il romanzo Gli Inabissati che ha ottenuto una menzione d’onore al Premio internazionale “Salvatore Quasimodo”.

antonella_amico@yahoo.it
 

Dittico ibleo

Marco Fazzini
È nato nel 1962 nelle Marche e vive a Vicenza. Ha studiato presso le Università di Ca’ Foscari (Venezia) e del Kwa-Zulu Natal (Durban, Sud Africa), conseguendo un Master in letterature sudafricane e un dottorato in inglese. Insegna Inglese e letterature postcoloniali presso l’Università di Ca’ Foscari (Venezia), ed è l’ideatore e il direttore artistico del festival di poesia “Poetry Vicenza”. Ha pubblicato diversi libri e articoli sulle letterature post-coloniali di lingua inglese, sulla traduzione e sulla poesia contemporanea di lingua inglese. Ha tradotto, tra gli altri, Hugh MacDiarmid, Philip Larkin, Geoffrey Hill, Douglas Dunn, Charles Tomlinson, Douglas Livingstone, Norman MacCaig ed Edwin Morgan. La sua storia della letteratura scozzese, Alba Literaria, è uscita per Amos Edizioni nel 2005 ed è il primo manuale di questo genere a essere pubblicato fuori dalla Scozia. Nel 2012 ha pubblicato un lavoro sulla canzone e la poesia per la libertà: Canto un mondo libero. I suoi libri più recenti sono due raccolte di interviste con poeti del secondo Novecento: Conversations with Scottish Poets (2015) e The Saying of It (2017).
Le sue maggiori sillogi di poesia sono: Nel vortice (1999), XX poesie (2007), Driftings and Wrecks (2010), 24 Poems (2014), Riding the Storm – 10 New Poems (2016), 21 poesie/poe-mas/poems (libro trilingue, 2017), Island Canto – A poem in 20 movements (2020) e Poesie scelte / Selected Poems (Edizioni Fili d’Aquilone, 2020).

marcofazzini@hotmail.com

Lawrence Ferlinghetti: una voce irriducibile della contro-cultura americana. Scompare all’età di 101 anni uno degli ultimi intellettuali della Beat Generation

Géry Lamarre
Laureato in Storia dell’Arte e in Arti Plastiche, Géry Lamarre vive nei pressi di Lille (Francia). L’evoluzione del suo lavoro in arti plastiche lo hanno avvicinato alla poesia. Ha pubblicato in numerose riviste francesi e lavora su libri d’artista (Zéno Bianu, Gilbert Lascault, Dominique Sorrente…) da solo o con editori (Voix du poème, Transignum & co, La tête à l’envers). È co-fondatore con il poeta senegalese Laïty Ndiaye della rivista Ressacs.

Sito per i dipinti: gerylamarre.com
Blog poesie: gery-lamarre.eklablog.com
Poetry Sound Library: poetrysoundlibrary.weebly.com

Jardins interieurs à nos chemins suspendus / Giardini interni ai nostri sospesi sentieri

Gabriele Nicosia
È nato nel 1995 a Roma; si iscrive alla scuola internazionale di comics dove si laurea nel 2017; ha frequentato il master di Graphic Novel sempre alla scuola di comics.
Attualmente realizza disegni su commissione e cerca di esordire come autore di fumetti.
Potete trovarlo su facebook: Gabriele Nicosia Art e su instagram: nicosia.gabriele

gabrynicosia@icloud.com

LA VIGNETTA DI GABRIELE: Cercando l'oasi

Iuliana Olariu
È nata in Romania nel 1980 ma da quasi vent’anni vive in Italia, attualmente a Viterbo e si è laureata in Scienze della formazione, presso l’università di Roma Tre. Lavora come mediatore linguistico culturale e interprete-traduttore presso vari enti ed istituzioni di Roma.
Nel 2007 ha pubblicato in Italia la raccolta di poesie bilingue Nudità d’un attimo. La sua poesia è influenzata dal lavoro come mediatore interculturale e dal suo background culturale.
Sul sito iulianaolariu.simplesite.com info e testi poetici di Iuliana Olariu.

iuliana2004@libero.it

La poesia di Nicolae Sava

Jorge Ortega
È nato a Mexicali (Messico) nel 1972 ed è poeta e saggista. Laureatosi in Filologia Ispanica presso l’Università Autonoma di Barcellona è attualmente professore al “Centro de Enseñanza Técnica y Superior” (CETYS Universidad) nella regione della Baja California.
Ha pubblicato libri di poesia e saggistica in Messico, Spagna, Argentina, Stati Uniti e Canada. Tra i suoi ultimi libri di poesia si segnalano: Ajedrez de polvo (Argentina, 2003), Estado del tiempo (Spagna, 2005), Devoción por la piedra (Messico, 2011, seconda edizione 2016, tradotto in francese e pubblicato in Canada nel 2018) e Guía de forasteros (Messico, 2014).
Suoi testi poetici sono stati tradotti e pubblicati all’estero e inseriti in antologie. Con articoli di critica letteraria collabora a riviste messicane e straniere. Dal 2007 fa parte del “Sistema Nacional de Creadores de Arte de México”.
Nel 2001 ha ricevuto il Premio Nacional de Poesía Tijuana e nel 2010 il Premio Internacional de Poesía Jaime Sabines.
Nel 2020 è uscita in Italia l’antologia Luce sotto le pietre (poesie 2011 – 2020, a cura di Alessio Brandolini, Edizioni Fili d’Aquilone).

ajedrezdepolvo@gmail.com

Miracoli della normalità

Rita Pacilio (Benevento, 1963)
È poeta e scrittrice. Sociologa di formazione e mediatrice familiare di professione, da oltre un ventennio si occupa di poesia, musica, letteratura per l’infanzia, saggistica e critica letteraria. Direttrice del marchio Editoriale RPlibri è Presidente dell’Associazione Arte e Saperi. Ha ideato e coordina il Festival della Poesia nella Cortesia di San Giorgio del Sannio. È stata tradotta in nove lingue. Sue recenti pubblicazioni: Gli imperfetti sono gente bizzarra, Quel grido raggrumato, Il suono per obbedienza, Prima di andare, La principessa con i baffi, L’amore casomai, La venatura della viola.

www.italian-poetry.org/rita-pacilio/
www.lavitafelice.it/autore-rita-pacilio-80764.html
m.youtube.com/user/ritapacilio
it.wikipedia.org/wiki/Rita_Pacilio
rplibri.com/
facebook.com/rita.pacilioelapoesia
www.lestroverso.it/author/rita-pacilio/

ritapacilio@gmail.com

Per un amore

Ginevra Pugliese
È nata nel 1971 a Motta di Livenza (TV). Nel 1996 si è laureata in lingua e letteratura serba e croata presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste. Ha tradotto sillogi poetiche di autori croati, bosniaci e serbi contemporanei. La raccolta Ritorno alla natura (Lieto Colle 2019) del poeta bosniaco Faruk Šehić ha vinto il premio Camaiore-Francesco Belluomini e ha avuto una menzione speciale al Premio “Benno Geiger” per la traduzione poetica.
Ha tradotto il romanzo I ragazzi di Patrasso di Zoran Ferić (Zandonai 2012), Lettere da Salonicco di Jelena Dimitrijević (Vita Activa 2018) e alcuni racconti di Neven Ušumović e Senko Karuza.

ginevra.pugliese@gmail.com

La poetessa vien dalla campagna. Sulla poesia di Radmila Petrović

Sanja Roić
È nata nel 1953 a Pola in Istria. Insegna italianistica all’Università di Zagabria e slavistica all’Università di Trieste. Studia gli aspetti interculturali nell’area adriatica, la letteratura italiana della migrazione, i rapporti tra letteratura e scienza.
Ha pubblicato libri e saggi e curato volumi miscellanei e traduzioni croate di autori classici e moderni italiani. Nel 2007 il Presidente della Repubblica Italiana l’ha nominata Commendatore della Repubblica per meriti culturali.

roic@zamir.net

La poetessa vien dalla campagna. Sulla poesia di Radmila Petrović

Miriam Romano
Nata nel 1985 a Frascati, vive da sempre a Monte Compatri, un paesino nel cuore dei Castelli Romani. Dopo la Maturità classica sceglie di continuare gli studi in ambito umanistico e di coltivare la sua passione per la letteratura italiana, la poesia e la storia. Si iscrive, così, alla facoltà di Lettere presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata dove consegue, in entrambe i casi con il massimo dei voti, prima la laurea triennale con una tesi in Storia Medievale dal titolo La Cronica di Salimbene de Adam: specchio della politica italiana del XIII secolo, poi la laurea specialistica in Italianistica con una tesi in Letteratura Italiana dal titolo Roma - Milano in versi: andata - ritorno. Due capitali della poesia contemporanea. Dal 2013 lavora come insegnante di lettere nella scuola pubblica.
Ha pubblicato alcuni componimenti poetici nelle antologie Parole in fuga (2005), Gli internauti (2005) e Dedicato a... Poesie per ricordare (2007) della casa editrice Aletti.

romano.miriam@tiscali.it

Viaggio tra castelli di sabbie

Paolo Romano
È nato a Roma nel 1974. Terminato il liceo classico, ha studiato giurisprudenza (discutendo una tesi in diritto sindacale sul diritto di sciopero nei servizi pubblici) e chitarra jazz.
Lavora dal 1994 a Montecitorio, dove attualmente si occupa della tutela e conservazione del patrimonio artistico. Giornalista, scrive di musica e culture su L’Espresso, ha collaborato con il Corriere della Sera, Huffington Post e altre testate musicali.
Ha scritto due romanzi, La formica Sghemba (Scatole Parlanti, 2019) e Quando cavalcavo i Mammut (Scatole Parlanti, 2020). Un suo racconto, Afa, è stato inserito nella raccolta “a Roma San Giovanni” (Edizioni della sera, a cura di Loredana Germani, 2021).

p.romano74@gmail.com

La passeggiata

Armando Santarelli
È nato a Cerreto Laziale il 18 luglio 1956 e vive a Gerano (Roma).
Ha pubblicato Le cipolle e altri racconti (Sovera, 1998), Avifauna dei Monti Ruffi (in Monti Ruffi, Provincia di Roma - Assessorato all’Ambiente, 1998), Fisionomia dell'irriverenza (La Voce del Tempo, 2001), Periferia della specie (Robin Edizioni, 2006), La Montagna di Dio (Rubbettino, 2009), L’isola che sono diventato (Edizioni Fili d’Aquilone, 2015) e Padre per errore (Robin Edizioni, 2015).
Per i tipi di Robin Edizioni è in corso di pubblicazione il suo primo romanzo, Padre per errore.
Relatore in numerosi convegni dedicati al tema della spiritualità, scrive per le riviste cattoliche «Tendopoli» e «Incontro per una Chiesa viva». Da anni collabora a «Fili d’aquilone».

armando.santarelli@inwind.it

Tutta la vita in un'oasi

Stefano Serri (1980)
Vive in provincia di Modena. Laureato al Dams di Bologna in Discipline teatrali, ha curato e tradotto opere di Jean-Baptiste Para, William Cliff, Han Ryner, Jean Giraudoux, Hector de Saint-Denys Garneau. Tra i suoi ultimi libri pubblicati, il saggio-romanzo Idropatici. Storie di poeti e di liquori, le poesie di Cerco Casa e il romanzo Adamo e Adamo.

(Foto: Ritratto di Antonia Calabrese)

serristefano80@gmail.com

Fantasmi e visioni. La poesia di John Gould Fletcher

Federica Silvino
È nata a Benevento nel 1989, dove tutt’ora vive e lavora. Laureata con lode in Lingue, letterature e culture dell’Europa e delle Americhe presso l’università “L’Orientale” di Napoli (con una tesi sopra il romanzo poliziesco nella Spagna post-franchista e, nello specifico, la figura del detective nelle opere di Eduardo Mendoza), ha frequentato il Corso Specialistico in Traduzione Letteraria per l’Editoria, organizzato dall’istituto Cervantes della città partenopea. Insaziabile divoratrice di libri, ha sviluppato un forte interesse verso gli autori spagnoli del periodo della Transizione e verso la letteratura ispano-americana della seconda metà del Novecento. Collabora alla rivista web Fili d’aquilone. Per Edizioni Fili d’Aquilone ha pubblicato nel 2019 la traduzione di Camerata carioca del poeta argentino Carlos J. Aldazábal (Concerto carioca).

federicasilvino@yahoo.it

Jorge Ortega, Luce sotto le pietre

Marco Testi
È nato a Tivoli e ora vive in Sabina. È stato docente a contratto di Letteratura Italiana presso l’università di Cassino e alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Aquila. Ora insegna nella facoltà di Scienze religiose A. Trocchi di Nepi-Civita Castellana. Conduce da molti anni ricerche sulla concezione di spazio nella letteratura italiana e sui rapporti tra scrittura e arti figurative tra fine Ottocento e primo Novecento. È critico letterario per l’agenzia SIR, per la rivista “Segno”, del quotidiano l’Osservatore romano, della Civiltà cattolica e fa parte del comitato scientifico della rivista “L’Albatros”. Nel 2007 è uscito il suo volume Altri piani, altre valli, altre montagne - La deformazione dello spazio narrato” in «Con gli occhi chiusi» di Federigo Tozzi (Pensa Multimedia), che analizza la scrittura “cubista” e visionaria di Tozzi. Nel 2009 ha pubblicato Tra speranza e paura: i conti con il 1789 (Giorgio Pozzi Editore). Altri suoi volumi: Il romanzo al passato. Medioevo e invenzione in tre autori contemporanei (Bulzoni, 1992), Frammenti d’Occidente. La scrittura tra mito e modernità (La voce del tempo, 2003), sul rapporto tra concetto di tradizione e letteratura moderna, e Il poeta, il suo tempo, la città (Fermenti, 2014), su Camillo Sbarbaro. Nel 2019 è uscito Sentieri nascosti (Edizioni Fili d’Aquilone) con prefazione di Franco Ferrarotti. In Una città come mito (Chicca, 2000) e nei suoi libri su Ettore Roesler Franz e i viaggiatori-artisti del Gran Tour, ha approfondito il rapporto tra simbolismo, scrittura e immagine. Ha pubblicato, su riviste internazionali, saggi su Michelstaedter, Pirandello, Croce critico letterario, i rapporti Campana-D’Annunzio, Caproni, il simbolismo del castello medievale nella narrativa contemporanea, Landolfi, Garrone e altre figure della letteratura italiana. È suo il capitolo “La voce di Rebora alle porte del silenzio” in La Bibbia nella letteratura italiana (Morcelliana, 2009), collana diretta da Pietro Gibellini. È stato insignito del premio Ettore Roesler Franz 2019 per i suoi studi sul paesaggista romano e i rapporti con la cultura di fine Ottocento.

testimarco14@gmail.com

Un canone, semplicemente. Dante oltre il tempo a settecento anni dalla sua scomparsa

Il nuovo sguardo d’occidente. Riflessioni su Città in miniatura, antologia poetica di Alessio Brandolini

Nel solco della grande narrativa meridionale. Riedito Il selvaggio di Santa Venere, premio Campiello 1977, di Saverio Strati

Annarita Verzola
È nata a Vigevano nel 1959, ma vive a Roma. Insegnante elementare, dopo una breve esperienza come docente ha preferito passare dall'altro lato della barricata e attualmente è assistente amministrativo in un istituto scolastico. Sin da piccola ha coltivato con intensità due passioni: la lettura e la scrittura. Predilige la narrativa per ragazzi e ha pubblicato due testi per la scuola Media inferiore: Fiammetta dei dipinti (Ed. Liguori) e Il mistero dell'altopiano (Ed. Raffaello). Da un po' di tempo cura un blog dedicato alla narrativa per ragazzi, L'angolo di Annarita. Dal febbraio 2010 ha aperto il sito web lefavoledilang.it, dedicato alla traduzione in italiano delle favole di tutto il mondo che il letterato scozzese Andrew Lang ha raccolto e curato in dodici volumi, pubblicati in Inghilterra dal 1889 al 1910.
A settembre 2012 è uscito Quando l'usignolo, un libro per ragazzi pubblicato da Edizioni Fili d'Aquilone.

annver3@gmail.com

L'esperimento di Lucrezia