FILI D'AQUILONE
rivista d'immagini, idee e Poesia

Numero 35
luglio/settembre 2014

Soste & Percorsi

 

SUITE DEL TRANSITO

di Lucia Cupertino



*

Una vita si spogliano i frangipani
nei giardini delle villette lungo la baia,
quando il momento s’incendia di sole
di fiori dai lembi più neri si tinge il cammino
io sosto per tutto il respiro che ho in corpo
e scambiando un’eco per voce
raccolgo i resti del vento.


*

Viene il tempo delle lettere di getto
scritte per scompenso siderale
stelle che pure la notte brillano di più
viene il tempo del pacco d’oltremare
e dei cento grammi di macadamia
quando si riempe tutto è assenza
la Croce del Sud la vedi con stupore
al suono di una chitarra cilena
e di qualche sorriso ritagliato di foto
hai già quasi anche un roadtrip
e sembra non bastare
un comic un segnalibro altri regali,
come staccandosi dalla terra viene un tempo
delle cose a mai risarcire a mai esaudire.


*

Transitano migrano i pipistrelli
mi chiami rapendomi da un pensiero
togliti le scarpe avvicinati guarda il cielo
è una tavola blu con scure lanterne d’ali
centri di periferiche tracce ancora il tarlo
l’erba è fresca toccala e sì mi rapisci
ma dura il tempo tra fiato e fiato
infissa punta di compasso
centro periferica colpa d’altrove
più dei freni dei treni assorda
lo strazio di questi pipistrelli
strazio di amori perduti il cielo
prendo il plaid si riversa inchiostro
lì in alto e più oscuro è discernere
volo da vento, più chiaro dissolvere.


*

Calarmi nella bocca del pellicano
che noncurante passa davanti
occhi inquisitori di scisto
accesso forse ad altro mondo
fondo d’amaca gola dove stare
un cigolio di altalena più in là
di qualche adulto ancora bambino
torna il pellicano il collo
e altro scisto ai miei occhi torna
ma muore la fantasia
torno al castigo di nudi piedi in scarpe,
riprendo il mio passo d’asfalto.


*

C’è terra sul guscio dell’abbrivio
di arena dice di polvere
lei corre verso il tramonto
le daranno della gitana al ritorno
per l’onda nuova più alta tra i capelli
altri cadaveri di vitalità giacciono
che solo il pestarli fa esistere
il sole lancia frecce infuocate
lei corre ancora ma nell’altro senso
poi è l’altro senso a correrle accanto
segue un percorso quotidiano
già prende il volo una
lei continua dopo la curva
già non smette di volare
il tempo a frinire fino a finire
già dissipa una goccia di fatica,
una semibreve dura una vita?


*

Non piega il vento questi grattacieli
non serve scommettere accadrà
la torre è salda tutto si assesta
tutto in sequenze di senso
s’impiglia ad un ramo una busta
altra raffica zufolio
sibili e spiriti su per gli spifferi
torna non si arresta indugia l’alba
nel silenzio un lorikeet come flauto
dà il buongiorno alla città verticale
e qui, come ferma davanti a un Rembrandt
sul balcone del mondo mi attardo.



luciacupertino@email.it